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Biuso
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Inserito il - 09/04/2008 : 19:39:28
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Evitiamo questo anziano e folle killer della nostra libertà...
agb ««Per lætitiam...intelligam passionem qua mens ad majorem perfectionem transit» (Spinoza, Ethica, III, XI, Scholium)
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Cateno
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Stanley
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Inserito il - 11/04/2008 : 01:35:56
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A proposito di astensione, indecisioni e voti utili o meno riporto un interessante articolo di Giovanni Sartori apparso sul Corriere della sera di ieri:
Voto di sfiducia costruttivo
di Giovanni Sartori
Mai come questa volta molta gente è incline a non votare. Anche perché mai come questa volta la gente non sa per chi votare. Mi astengo? Mi turo il naso? Pensa e ripensa mi è venuta una pensata.
Lasciamo da parte il nocciolo duro dei partiti, i fedeli che votano e voteranno sempre per il loro. Il fatto è che gli «infedeli » sono aumentati, e che in questa elezione il numero dei cosiddetti indecisi arriva ad essere stimato addirittura un terzo dell'elettorato. Si sa anche che un buon numero di questi indecisi ha deciso di non votare: sono infuriati e ce l'hanno con tutti. Questi signori hanno ragione di essere infuriati. Ma astenersi a cosa serve? Punisce davvero la Casta? Rimedia davvero qualcosa? Temo di no.
Se verrà fuori, a elezioni avvenute, che i votanti sono diminuiti di parecchio, è sicuro che i nostri politici non riconosceranno che le astensioni in più sono punitive, sono astensioni di rigetto (e non di disinteresse). Diranno, semmai, che ci stiamo «normalizzando» ai bassi livelli di voto di molte democrazie. Tutt'al più verseranno lacrime di coccodrillo sul fenomeno del crescente distacco dalla politica.
Qual è allora la pensata? È che sapendo usare il voto disgiunto tra le due Camere ne possiamo ricavare un voto-rifiuto, un voto che puramente e semplicemente dice no. Mettiamo che al Senato io voti Veltroni e invece per la Camera io voti Berlusconi (o viceversa). In tal caso il mio secondo voto pareggia e cancella il primo. L'effetto sull'esito elettorale è zero. Però io ho votato, e quel mio voto esprime senza ombra di dubbio il secco rifiuto del Palazzo e della Casta. Si dice che come elettori siamo impotenti. Sì. Ma se, mettiamo, 10 milioni di italiani votassero così, allora saremmo potentissimi.
Aggiungo che il voto disgiunto può anche indicare, volendo, il male minore (o maggiore). Il sistema elettorale, il Porcellum, prevede un lauto premio di maggioranza che per il Senato non è attribuito su base nazionale ma spezzettato regione per regione. Il che lo rende il più incerto e il più decisivo. Nel caso della Camera il premio lo vince chi ha più voti in tutto il Paese; nel caso del Senato lo vince chi conquista più seggi nelle regioni che ne hanno di più. Mettiamo, per esempio, che il nostro elettore voti Veltroni al Senato e Berlusconi alla Camera. Così facendo indica che, male per male, il «malissimo» è per lui un governo di destra. Viceversa se vota Berlusconi al Senato e Veltroni alla Camera, indica che per lui il maggior male è un governo di sinistra.
Dunque, nel disgiungere il voto l'effetto complessivo è sempre zero; ma chi ottiene il voto per il Senato è avvantaggiato. In ogni caso uno vota contro ma la strategia sinora disegnata consente di scegliere il male minore.
S'intende che il voto disgiunto può essere applicato anche ai «secondi partiti». Per esempio, uno a Veltroni e uno a Bertinotti; oppure uno a Casini e uno a Berlusconi. In tal caso il voto ai minori sarà sprecato ai fini del premio di maggioranza, ma utile per la loro sopravvivenza, per superare lo sbarramento (che per il Senato è dell'8%). Allora, io come voterò? Certo, adottando i criteri che ho suggerito. Ma certo non dirò per chi. Ognuno deve decidere per sé.
"Chi ha il coraggio di ridere è padrone degli altri,come chi ha il coraggio di morire" (G. Leopardi)
Stanley |
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Cateno
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Biuso
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Inserito il - 11/04/2008 : 20:17:30
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Da Repubblica www.repubblica.it/2008/03/sezioni/cronaca/ndrangheta-1/voti-estero/voti-estero.html
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La 'ndrangheta traffica in voti
di GIUSEPPE BALDESSARRO
REGGIO CALABRIA - E' Marcello Dell'Utri il parlamentare coinvolto nell'inchiesta sull'intervento della 'ndrangheta sul voto degli italiani all'estero: "Non ho ricevuto alcun avviso di garanzia" ha detto all'Ansa. Dell'inchiesta "ho letto sui giornali".
Poi ha spiegato: "Non conosco personalmente Aldo Micchichè ma l'ho sentito per telefono" e l'ho messo in contatto con Barbara Contini perché "lui si è offerto di occuparsi dei voti degli italiani all'estero". Barbara Contini è l'ex governatore di Nassiriya, candidata per il Pdl al Senato in Campania.
(...)
La sconcertante ipotesi dell'intervento sulle elezioni delle cosche calabresi sulla quale sta lavorando la Dda di Reggio Calabria, nasce da un'intercettazione nella quale si fa esplicito riferimento alla possibilità di "controllare" cinquantamila voti, in cambio di una contropartita in denaro di 200 mila euro.
L'inchiesta di Reggio. I magistrati reggini avrebbero ascoltato una conversazione tra esponenti della cosca Piromalli ed il parlamentare siciliano candidato al Parlamento Italiano. Nell'inchiesta è coinvolto un uomo d'affari, Aldo Micciché, da tempo residente in America Latina.
Il tentativo d'inquinamento del voto avrebbe mirato a condizionare l'esito della consultazione elettorale facendo risultare come votate circa 50mila schede bianche.
Un meccanismo piuttosto semplice. Corrompendo le persone giuste al posto giusto, infatti, i clan avevano intenzione di apporre sulla scheda un segno di preferenza proprio a vantaggio del partito dell'esponente politico siciliano. Un lavoro "pulito" quindi, che non avrebbe lasciato tracce grazie a "manine amiche" che avrebbero barrato le schede di ritorno.
Un piano che evidentemente avrebbe potuto falsare l'esito elettorale. Pochi i dettagli sull'inchiesta. E' certo che gli investigatori stavano controllando alcuni telefoni sulle tracce dei soldi dei Piromalli, per cercare di capire come la cosca riuscisse a riciclare i milioni di euro del traffico di stupefacenti. Da qui la scoperta.
Micciché, da tempo residente in Venezuela, parla con il politico definito "un pezzo grosso". Oggetto del colloquio è la mobilitazione dei consoli onorari, che avrebbero avuto un ruolo determinante nel controllo del voto.
(...)
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Dell'Utri, la vera anima del movimento berlusconiano. Dell'Utri, il capo di Pubblitalia, la società che raccoglie la pubblicità per le televisioni di Berlusconi. Dell'Utri, colui per il quale Mangano -un mafioso condannato all'ergastolo- è "un eroe", giudizio condiviso dal suo sodale Berlusconi. Dell'Utri, il siciliano, come noi. Come noi? No, costoro sono il tumore che deturpa la nostra Isola del sogno. Dell'Utri, che i siciliani elegeranno ancora una volta al Senato. Ma che cosa è diventata l'Italia, che cosa siamo diventati?
agb ««Per lætitiam...intelligam passionem qua mens ad majorem perfectionem transit» (Spinoza, Ethica, III, XI, Scholium) |
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Federica
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Inserito il - 14/04/2008 : 21:18:10
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Siamo diventati un paese che non sa più riconoscersi nemmeno nella nostalgia dei bei tempi che furono. Io provo immensa tristezza, ma non per il paese, non per le future generazioni, non per il destino di una terra come la nostra che ormai ha dato LETTERALMENTE pure il sangue, visto che non resta più nulla... Provo immensa tristezza per me stessa, e per quanto mi sforzi di essere meno vittimista e meno lamentosa, non riesco a non "intappare" la testa contro il tavolo e pensare che non ho alcuna speranza, alcuna fiducia nel MIO di futuro. Possibile?? La gente che mi sta attorno dice: "Vabbè, ce ne andremo e DIMENTICHEREMO DI ESSERE ITALIANI". Ma non è questo quello che voglio, volevo e sono certa vorrò. Andare via provando vergogna per il fatto di essere italiana, e PER VOLER METTERE IL CARICO DA UNDICI, pure siciliana? Ho studiato qualche mese fa, che per quanto la politica possa deludere le nostre umane aspettative, sta a noi riprendere in mano la situazione ed "armarci" per renderla migliore. Posso assicurare che un risultato così disarmante, angosciante non l'avevo previsto. Ingenua? Forse. Ma prima che questo paese mi trasformi nell'ennesima mancata giovincella qualunquista, o peggio ancora in un elemento dell'ultima frontiera del nichilismo, voglio vedere la terra sbriciolarsi sotto i miei piedi e trascinarci tutti verso un baratro più profondo. Nonostante tutto, io cerco con unghie e denti di aggrapparmi all'ultima speranza, nel dono del tempo che passa e che POTRA' insegnarci qualcosa. Sono profondamente triste. |
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Stanley
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Inserito il - 15/04/2008 : 01:32:22
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Quando non c'è nessuno a rappresentarmi in Parlamento, si può parlare ancora di democrazia? Così muore, tra gli scroscianti applausi di un bipartitismo subdolamente ottenuto. E' sparita la Sinistra, è finita anche la seconda repubblica e come sempre non si è appreso nulla, perchè noi italiani si sa, abbiamo la memoria corta, oppure, come diceva Montanelli, la verità è che l'Italia sotto sotto (e neanche tanto) è ancora fascista. Probabilmente entrambe le cose. E in Sicilia pochi vogliono cambiare le cose. Resisterà la mia volontà di non arrendersi ad altri cinque anni di abbattimento sociale?
"Chi ha il coraggio di ridere è padrone degli altri,come chi ha il coraggio di morire" (G. Leopardi)
Stanley |
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Biuso
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Inserito il - 15/04/2008 : 08:40:47
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Cari amici, capisco la vostra tristezza, l'angoscia non per una scelta politica o elettorale ma per una struttura antropologica che si conferma.
Eppure vi invito con convinzione a non nutrire simili sentimenti. Ho imparato che la politica istituzionale conta, e molto, ma che non è tutto. C'è il dinamismo del corpo sociale -che non è per intero berlusconizzato-; ci sono le nostre attività professionali e di studio che sono anch'esse politica; c'è l'onestà e la dignità, che rimangono anche quando si perde tutto il resto; c'è la tenacia della nostra comprensione delle cose; c'è, sempre, quell'«ottimismo della volontà» che non deve essere separato dal «pessimismo dell'intelligenza».
E per quanto riguarda il futuro, quello collettivo cambierà quando i milioni di italiani che si sono ancora una volta fatti ingannare dall'icona televisiva pagheranno con la delusione di un governo inetto e corrotto; quello individuale è affidato alla nostra gioia del capire, una dimensione politica che nessuno può toglierci.
Una buona notiza c'è già: il Prof. Mazzarella è stato eletto alla Camera per il PD. Almeno un giusto ci sarà!
agb ««Per lætitiam...intelligam passionem qua mens ad majorem perfectionem transit» (Spinoza, Ethica, III, XI, Scholium) |
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Federica
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Inserito il - 15/04/2008 : 09:14:38
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...Pur accogliendo l'invito a non lasciarsi abbattere da sentimenti negativi, temo che Lei sia troppo ottimista nel credere che "i milioni di italiani" riconosceranno il fallimento. Episodi del genere non sono certamente mancati nel passato. Eppure non si impara, non si vuole imparare o semplicemente la gente è ancora convinta di scegliere per il PROPRIO interesse. E magari sarà così...chissà.
So solo che quando andai a votare le scorse elezioni, mia madre mi disse di scegliere bene chi votare, perché si trattava del governo che avrebbe visto il mio passaggio dall'"adolescenza" al "mondo dei grandi". ...
Ed eccoci di nuovo qua. Lo spirito con cui sono andata a votare non era esattamente lo stesso, ma le speranze erano forse più forti.
Tenterò di non abbandonarmi inutilmente alla tristezza... ...ma la tentazione, appunto, è molto, molto forte. |
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Biuso
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Inserito il - 21/04/2008 : 15:55:23
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La continuità profonda e pervasiva tra spettacolo, calcio, televisione e politica è uno dei fili conduttori di un programma che in Italia non è ovviamente mai andato in onda.
Lo si può seguire in Rete, diviso in cinque parti di dieci minuti ciascuna:
Parte 1 http://it.youtube.com/watch?v=LhOJc1JBpKI Parte 2 http://it.youtube.com/watch?v=mTfgtYg1_3A Parte 3 http://it.youtube.com/watch?v=MW8iP38KiGc Parte 4 http://it.youtube.com/watch?v=_tlydL2UAlQ Parte 5 http://it.youtube.com/watch?v=JMbr_gKDWx8&
Vi consiglio soprattutto la prima parte (nella quale -tra l'altro- Carlo Freccero afferma, giustamente, che "con Berlusconi è come se si fosse stappato lo stomaco del Paese") e l'ultima con una asciutta ma efficace intervista ad Alexander Stille.
E poi guardate anche questo, dura 30 secondi... http://www.youtube.com/watch?v=3ztUiHRrR-o
agb ««Per lætitiam...intelligam passionem qua mens ad majorem perfectionem transit» (Spinoza, Ethica, III, XI, Scholium) |
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Biuso
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Inserito il - 22/04/2008 : 09:23:29
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Il primo concreto effetto della vittoria di Berlusconi è la fine dell'Alitalia.
Dalla cronaca di Repubblica riporto le dichiarazioni di Air France: «A seguito della richiesta di Alitalia di chiarire la situazione legale successiva alla rottura delle negoziazioni fra Air France-Klm e Alitalia - si legge - Air France-Klm ha comunicato ad Alitalia che gli accordi contrattuali annunciati il 14 marzo scorso con l'obiettivo di lanciare un'offerta pubblica di scambio su Alitalia non sono più validi dal momento che non sono state soddisfatte le condizioni preliminari al lancio dell'offerta»
Le conseguenze possono essere sostanzialmente due:
- il commissariamento, primo passo verso la liquidazione, ed è «chiaro che gli effetti del commissariamento sarebbero terribili: flotta falcidiata e circa 7.000 persone che perderebbero il lavoro. Inoltre se la compagnia si fermasse anche solo per un paio di giorni o andasse in amministrazione straordinaria senza avere garanzie finanziarie di rilancio, il rischio di crac diventerebbe reale: si bloccherebbero le prenotazioni e i noleggiatori di aerei ritirerebbero i jet in affitto alla Magliana, circa un quarto della flotta». - un "prestito ponte", e cioè lo scaricare ancora una volta sull'intera collettività i costi di una gestione tutta clientelare, partitica, assistenzialistica della Compagnia di bandiera: «un "buco nero" costato alla collettività 15 miliardi in 15 anni, 270 euro per ogni cittadino, neonati compresi»
Ora staremo a vedere che cosa farà il grande manager insieme ai suoi "padani" che urlavano "prima di tutto Malpensa", insieme alle sue fantomatiche cordate italo-russe, con la corda che gli italiani gli hanno fornito per impiccarli alla sua demagogia da guitto, da presentatore di troppo successo, da venditore del niente ("ma come lo sa vendere lui!"). Sarebbe triste, certo, dire che i padani "se lo meritano" ma la tentazione è forte.
In ogni caso, è la dura "legge del mercato", che questi sedicenti liberisti esaltano di continuo, tranne poi essere dei monopolisti di fatto, evocando la difesa della "Compagnia nazionale" e la protezione pubblica delle aziende fallite. E ce n'est qu'un début...
agb ««Per lætitiam...intelligam passionem qua mens ad majorem perfectionem transit» (Spinoza, Ethica, III, XI, Scholium) |
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Karis
Nuovo Utente
1 Messaggi |
Inserito il - 22/04/2008 : 11:48:26
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Certo Alberto, i Padani se lo meritano. Ci vivo in mezzo da ventuno anni: sono nata qui e sono morta qui. Perciò so bene che ce lo meritiamo, ce lo meritiamo poiché l'abbiamo voluto. Non io, naturalmente... ma per uno dei tanti strani casi della democrazia, sono proprio i voti che un cittadino non dà quelli che l'accusano di più - infatti, qui nessuno ammetterebbe di essersi scelto un Bossi come rappresentante. Tutti negano, tutti se ne vergogano. Tutti si guardano l'un l'altro con sospetto. Eppure, qualcuno deve pur essere stato. Ecco perché, tra l'altro, gli exit pool non valgono nulla: lei cos'ha votato? - Io? Votato? Ma... veramente... credevo fosse un bagno... Da "Padana" mi sentirei in dovere di difendere la categoria; ma il fatto è che qui non c'è più nulla da difendere, non c'è più nulla da salvare. Quelli parlano di fucili... non mi sono mai sentita così disarmata. Spero solo che sparino a me per prima. Da "Padana" però, c'è almeno una cosa che posso fare: posso chiedervi scusa a nome nostro. Mi dispiace. Mi dispiace per tutti i problemi che vi abbiamo causato e che vi causeremo. Mi dispiace per la nostra ignoranza, per la nostra incoscienza, per il nostro razzismo. Mi dispiace per la nostra ipocrisia. Mi dispiace per Malpensa. Mi dispiace per i prossimi cinque anni. Perdonateci, se potete.
Giulia |
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Triad
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38 Messaggi |
Inserito il - 22/04/2008 : 17:02:05
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Scusa di cosa? Di vivere in una "democrazia avanzata" come la nostra? Il problema non sono i votanti, sono le leggi elettorali. Sono le "porcate" a portare porci al parlamento e alle urne. Da tutta Italia... Davide
Triad |
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giofilo
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176 Messaggi |
Inserito il - 22/04/2008 : 17:28:11
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Naturalmente mi accodo a Triad: non devi (tu o altri) chiedere scusa a noi. Perché noi, presto, dovremo chiedere scusa a tutta Italia per il nostro "nuovo Bossi".
Le idee di Lombardo sono pericolose, non per il federalismo, ma perché si scagliano contro la stessa identità e cultura siciliane. Lombardo rinnega l'immagine che dei siciliani e della Sicilia hanno dato Verga e Pirandello (non gli piace esser definito un "vinto" o un "complicato") ma anche De Roberto o Tomasi di Lampedusa...e persino il grande Omero.
Acquisteremo una grande autonomia, e perderemo la nostra identità.
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Biuso
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2900 Messaggi |
Inserito il - 22/04/2008 : 18:18:42
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Ignoravo l'articolo linkato da Giofilo a proposito di Lombardo. Tesi che fanno rabbrividire ma che dicono tutto del personaggio, del suo retroterra, delle intenzioni.
Si vuole proprio distruggere l'identità più profonda della Sicilia. La critica della luminosa, disincantata e saggia grandezza della nostra letteratura è funzionale a questo obiettivo.
Se sulla conquista piemontese Lombardo può avere qualche ragione, i giudizi sui nostri massimi scrittori sono insostenibili, banali e contraddittori. Loda Sciascia ma poi afferma che "il Ponte servirà anche a guarirci dalla sicilitudine" e cioè proprio da una delle realtà e dei concetti più amati da Sciascia.
Credo che Vincenzo Consolo non sarà contento dell'apprezzamento di Lombardo, tanto più se accostato al "genio" (!) Silvana Grasso. L'entusiasmo, infine, per Montalbano che "prende a sganassoni" i mafiosi rappresenta il punto più ridicolo di questa tirata storico-letteraria, insieme alla grottesca identificazione di Polifemo con i siciliani e di Ulisse con l'invasore (!?). Il significato universale, simbolico,sacrale del mito (omerico ma non solo) sembra del tutto ignorato da chi formula simili giudizi. "Lumbard fa' il to mestè" direbbero dalle parti di Bossi.
Una affermazione sincera comunque Lombardo la enuncia: il ponte gli serve (anche) a questo, a distruggere la nostra sicilianità. Un autonomista ben strano... Ma sono fiducioso: non praevalebunt.
agb ««Per lætitiam...intelligam passionem qua mens ad majorem perfectionem transit» (Spinoza, Ethica, III, XI, Scholium) |
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Triad
Nuovo Utente
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Inserito il - 22/04/2008 : 18:31:53
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"E il primo della lunga serie di scrittori che hanno umiliato i siciliani è Omero. Polifemo era il povero siciliano, un pecoraio che badava al gregge e vendeva il suo formaggio. Ulisse arriva dal mare, sconfigge il gigante cattivo, lo acceca, lo lascia per morto, e passa pure alla storia come il civilizzatore buono." Come si può leggere così male l'origine della nostra cultura mondiale, l'Odissea? Ad ogni modo, tutto fa pensare che Lombardo abbia capito molto, molto bene cosa serva alla Sicilia: allearsi con Berlusconi e armarsi di fucili per realizzare un ponte che li farà "restare nella storia"...
Triad |
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