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 Arte e ibridazione. Body art.
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Tommy David
2° Livello




277 Messaggi

Inserito il - 10/07/2004 : 14:03:38  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Tommy David Invia a Tommy David un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
-

Azzurra
Nuovo Utente


Regione: Italia
Città: Catania


48 Messaggi

Inserito il - 24/07/2004 : 17:23:10  Mostra Profilo Invia a Azzurra un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Eccomi qua. Sono tonata. Grazie per il prezioso materiale caro Tommy, anche se un po' mi dispiace per te perchè, come vedi, sono ancora Annie (ahh ahh ahh).
Dunque, quest'ultima dovrebbe essere la foto dell'"evento" in cui Stelarc nudo si è fatto rivestire di elettrodi. Si vede anche la famosa "terza mano" che l'"artista" si è fatto installare sul braccio destro. Si tratta, per chi non lo sapesse, di un manipolatore robotico destrorso (nient' altro che una mano robotica), costruito su misura da un fabbricante giapponese. Questo braccio virtuale viene messo in moto da segnali provenienti dai muscoli dell'addome e delle cosce di Stelarc ed è perfettamente in grado di pizzicare, stringere, allargare e ruotare il proprio polso di 290 gradi in entrambi i sensi ed ha inoltre un sistema di feedback tattile che fornisce una rudimentale sensazione di tatto stimolando elettrodi collegati al braccio in carne ed ossa. Nello stesso tempo il suo braccio sinistro è stato "robotizzato" e produce perciò degli scatti involontari in alto e in basso quando viene animato da scariche di corrente elettrica applicata al bicipite. E non è finita qui: pare che attorno allo spazio della "performance" volteggi tutta una serie di rumori quali strepiti e scricchiolii, quasi tutti originati dal corpo di Stelarc: il suo battito cardiaco amplificato, l'aprirsi e il chiudersi delle valvole cardiache, i tonfi e gli scrosci del suo sangue; insomma l'artista è in grado di "suonare" il proprio corpo.
E, ancora, pare che questo Stelarc conti tra le sue tante performances (follie?), oltre a quella delle "sospensioni" a cui è legata la sua fama (costui si è fatto sollevare per più volte in aria da cavi attaccati ad uncini d'acciaio infilzati in numerosi punti del suo corpo: in una di queste occasioni ha fatto in modo di penzolare sopra l'oceano, facendosi colpire da raffiche di vento e dagli spruzzi dell'acqua), quella di aver trascorso tre giorni in una galleria d'arte a Tokyo, strizzato tra due tavole di legno appese ad un sistema di pali, con la bocca e le palpebre cucite da un filo chirurgico (ma questo è nulla in confronto a degli uncini conficcati nella carne!). La cosa più interessante (assurda?) è però il racconto di questo evento da parte dell'interessato, secondo il quale il problema "non fu tanto il dolore dei punti o la compressione del corpo...ma piuttosto la difficoltà di sbadigliare". "A questo -aggiunge sghignazzando- non avevo pensato".
(Va detto, però, ad onor del vero, che Stelarc non è stato quello che si è spinto più in là nella soglia del dolore...)
L'aforisma in cui l'artista ha condensato le proprie teorie, come si può notare non appena si accede al suo sito, è IL CORPO E' OBSOLETO. C'è insomma un distacco quasi cinico di Stelarc dal suo io fisico, dal corpo appunto (lui parla sempre del corpo, mai del suo corpo). se le sospensioni servivano dunque a dimostrare il trionfo della gravità sui corpi legati alla terra, ovvero i limiti fisici e psicologici del corpo terrestre, le protesi high-tech e le tecnologie mediche per il controllo e la mappatura del corpo sono "esperimenti evolutivi", ossia rilanciano la promessa di un'evoluzione autodiretta, dovuta cioè non a mutazioni genetiche graduali, ma a cambiamenti somatici portati dalla tecnologia: egli volge lo sguardo al futuro prossimo concretizzato dalla tecnologia. Stelarc ha in mente un essere postumano "sviscerato", svuotato (in quanto il corpo va reificato) e riempito di componenti modulari facili da sostituire, dotato della forza muscolare di un carrello elevatore, munito di una gran varietà di antenne per potenziare la vista e l'udito e provvisto di un chip cerebrale o trattato geneticamente in modo da espandere le proprie capacità corticali; egli sarebbe inoltre reso immortale grazie ai pezzi di ricambio. Tuttavia queste entità postumane, come ammette lo stesso Stelarc, concluderebbero il loro viaggio all'interno della realtà virtuale, di un' "illusione di tele-esistenza ad alta fedeltà", poichè "se i circuiti di feedback sensoriale tra il robot e l'operatore umano raggiungono quantità e qualità sufficientemente elevate, allora la distanza psicologica tra robot e operatore collassa; in altre parole se il robot fa ciò che l'essere umano gli ordina e l'essere umano percepisce quello che viene percepito dal robot, allora il sistema uomo-macchina collassa in un'unica unità operativa". Tuttavia in questa tele-esistenza la forma del corpo può essere potenziata, le sue funzioni estese e le sue possibilità operative moltiplicate. (Tutto questo è spiegato chiaramente e dettagliatamente da Mark Dery -che dedica un intero capitolo a Stelarc- nel libro Velocità di fuga).

Quindi per tornare al famoso argomento del microchip nel cervello o del corpo come apparato per trasmettere dati, e via dicendo, come vedi Katherine, e come sostiene anche Tommy, altro che se ci sono pazzi di tal sorta in giro..!

"A volte un pensiero mi annebbia l'Io: sono pazzi gli altri o sono pazzo io?" A. Einstein
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Azzurra
Nuovo Utente


Regione: Italia
Città: Catania


48 Messaggi

Inserito il - 24/07/2004 : 18:37:28  Mostra Profilo Invia a Azzurra un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Ah dimenticavo: naturalmente la "buffa tipa" delle prime due foto è Orlan. Ahhh quant'è sottile il confine tra arte e delirio? A dire la verità io non riesco a riconoscere né la fronte della Gioconda, né il mento della Venere, né tantomeno tutto il resto, ma non credo che sia possibile in un simile collage riconoscere alcunché.
Ad ogni modo, lo sapevi che durante le operazioni, essendo queste delle "performances" artistiche (per cui le registrazioni filmate degli interventi vengono vendute a carissimo prezzo in qunto "opere d'arte"), il paziente (cioè Orlan), il chirurgo e tutto il personale ausiliario indossano uniformi da lavoro d'alta sartoria (in un caso sono state firmate addirittura da Paco Rabanne), mentre la sala operatoria è decorata da crocefissi, frutta di plastica e grandi manifesti in stile kitsch che fanno vedere i "credits" della produzione?! L'artista inoltre si comporta come da regista su un set o come attrice: in un'operazione tenuta a New York nel 1993, essendo sottoposta solo ad anestesia locale, ha letto ad alta voce passi di un libro di psicanalisi ed ha interagito per telefono e fax con spettatori di tutto il mondo che assistevano alla diretta dell'evento via satellite.
Orlan dice che la sua arte, che lei stessa ha denominato "arte carnale" (da altri ribattezzata come arte "post-organica" o "post-umana") "mette in dubbio gli standard di bellezza imposti dalla nostra società...servendosi del processo di chirurgia plastica per fini diversi da quelli consueti" e ha aggiunto: "Fermerò il mio lavoro quando "esso" (cioè il suo corpo, ma anche il suo lavoro, che lei intende come sinonimo) sarà il più possibile vicino alla tecnologia del computer".
Mark Dery ha scritto a questo proposito: "Si può discutere se queste performances chirurgiche siano arte "carnale" o "da carnevale".

Colgo l'occasione per chiedere a chiunque voglia rispondere qual'è la sua opinione rispetto al tema, come l'ha definito Tommy, "arte e ibridazione", ovvero rispetto a forme d'arte (e se possono essere definite tali) quali l'happening, l'arte performativa (si pensi anche all'italiana Gina Pane), la body art (compresa la body art cibernetica di Stelarc e l' "arte carnale" di Orlan), o ancora l'arte come "provocazione" (qui il caro Tommy credo che avrà qualcosa da dire) quella insomma che viene definita "estetica degli estremi", incluse le manifestazioni neo-dada del nostro Piero Manzoni (si pensi ai suoi tanto discussi "barattoli escrementizi").

"A volte un pensiero mi annebbia l'Io: sono pazzi gli altri o sono pazzo io?" A. Einstein

Edited by - Annie on 24/07/2004 18:39:20

Edited by - Annie on 24/07/2004 18:40:26
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Katherine
1° Livello


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Città: Giarre/Catania


84 Messaggi

Inserito il - 24/07/2004 : 22:48:44  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Katherine Invia a Katherine un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Si Annie,interessante studiare cosa fanno questi pazzi(ma cosa vi porterà,te e a Tommy,a studiare questi individui?),ma bisognerebbe capire perchè lo fanno?A cosa gli serve avere un terzo braccio?Non gli bastava già quelli che aveva?

''L'amore è una grave malattia della mente''(Platone)
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Katherine
1° Livello


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Città: Giarre/Catania


84 Messaggi

Inserito il - 27/07/2004 : 09:41:58  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Katherine Invia a Katherine un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Sto banalizzando e sto scherzando, ovvio.

[/quote]

Ehm...forse sei un pò andato oltre...visto che il prof.Biuso l'ha editato...


Infatti,non esiste più la provocazione ai giorni nostri,nè tanto meno lo scandalo,ci siamo abituati a veder soggetti del genere,li troviamo ovunque!
Ricordiamo che Gadamer scrisse l'Attualità del Bello nel 1973,se non erro,egli sperimentava per la prima volta la vera provocazione dell'arte,e diversa da quella che oggi sperimentiamo,chissà cosa avrebbe detto nel vedere le immagini da te riportate in questo topic...(hai dimenticato una cosa:le tre categorie''gioco,simbolo e festa'',sono le tre caratteristiche che,secondo Gadamer,anche l'arte possiede,e vengono citate da quest'ultimo nell'Attualità del Bello).

''L'amore è una grave malattia della mente''(Platone)

Edited by - Katherine on 27/07/2004 09:43:45
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Katherine
1° Livello


Regione: Italia
Città: Giarre/Catania


84 Messaggi

Inserito il - 28/07/2004 : 09:06:41  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Katherine Invia a Katherine un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
quote:


E dunque, Katherine: scioccata, tu, di queste tendenze artistiche?







Si...questi artisti giocano molto sulla provocazione,ma per quanto riguarda me(e credo per molti),non provo nè disgusto nè tanto meno traumi mentali...
Quando troverò un pò di tempo,cercherò di visionare le immagini di questi artisti..


Arte per molti è coprirsi di piercing e tatuaggi,no?Questa gente,credo che capita a tutti noi di incontrarla quasi tutti i giorni..certo poi c'è chi esagera un pò di più,in questo momento mi viene in mente un signore,che spesso si fa vedere in televisione,di circa sessant'anni,appunto...ricoperto di tatuaggi e piercing dalla testa fino ai piedi...


''L'amore è una grave malattia della mente''(Platone)

Edited by - Katherine on 28/07/2004 19:57:02
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Biuso
Amministratore

Città: Catania/Milano


2900 Messaggi

Inserito il - 07/08/2004 : 21:04:31  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Biuso Invia a Biuso un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Ricevo da una newsletter filosofica e inoltro. Mi sembra un’iniziativa in linea con quanto stiamo discutendo qui.
================================

Body Modification: Mark II
Call for Papers
http://www.ccs.mq.edu.au/bodmod/

Following the great success of the first Body Modification conference in April 2003, and the requests we have received to host another conference, we are pleased to announce:
Body Modification: Mark II

Abstracts are invited for this international conference to be held at Macquarie University, Sydney, Australia, 21st - 23rd of April, 2005.
Abstracts should be 300-500 words and should be forwarded to Dr Nikki Sullivan at the address listed below. Proposals for panels and for performance pieces are welcomed. Unfortunately, we are unable to offer any financial assistance to conference participants.

Once again, the aim of this conference is explore the many and varied ways in which bodies are modified, selves are formed and transformed, and culturally specific knowledges and practices are mediated and transfigured. We hope to include a wide range of interdisciplinary approaches to the question of what constitutes body modification, as well as performative and visual presentations.

Possible topics:
“non-mainstream” body modification (tattooing, piercing, scarification, branding, etc)
body sculpting (corsetry, dieting, body-building, binding, constriction, negation, elongation, etc)
performance art
body politics
transformative rituals
body modification in non-Western cultures and/or in other historical epochs
transgender and/or transsexualism; intersex cosmetic surgery
fatness; anorexia; eating
technology and the body (enhancement technologies, cyborgs, nanotechnology, reproductive technologies, transplants, implants, cloning, ethics, etc)
virtual bodies
“self-mutilation”
fashion
illness; pain
sadomasochism; fetishes; bodies and pleasures
pregnant embodiment
the racialization of the body; hybrid bodies
monstrosity; the normalization of 'deformed' bodies
ageing
addiction
reading/writing the body
intercorporeality
war; violence; torture; terrorism; imprisonment.

Deadline for abstracts: 1st November, 2004
Further information
Body Modification Conference Committee
Department of Critical and Cultural Studies
Macquarie University
North Ryde
New South Wales 2109
Australia
Email: mailto:bodmod@scmp.mq.edu.au
Phone: + 61 (0)2 9850 8760


agb
...se segui la mia mente
abbandoni facilmente le antiche gelosie;
ma non ti accorgi che è solo la paura che infine uccide i sentimenti...
(Battisti - Mogol)
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Azzurra
Nuovo Utente


Regione: Italia
Città: Catania


48 Messaggi

Inserito il - 10/08/2004 : 02:22:46  Mostra Profilo Invia a Azzurra un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
quote:
Per quanto riguarda l’arte degli estremi (e degli estremismi), forse ben pochi conosceranno l’opera di tale sconosciutissimo (ai più, beninteso) Rudolf Schwarzkogler. Altro che merda in
scatola!


E già caro Tommy, altro che merda in scatola! (Il moderatore ci perdonerà, trattasi di Merda d'artista).
Comunque vedo che anche tu hai studiato e che non hai lesinato copiature! Mi dispiace, ma nemmeno tu hai aggiunto molto di nuovo alle mie conoscenze (Mmm...mi piace questa pseudo-diatriba intellettuale!). Anch'io ho letto il libro di Dorfles, nell'edizione aggiornata e anch'io, come te, ho trovato quest'ultima parte un tantino troppo superficiale (mi sembra che consista più che altro in un elenco di nomi di esponenti delle tendenze artistiche più attuali), ma, d'altra parte lo stesso autore parla di "forzata brevità della trattazione". Certo è che che Dorfles non condivide alcune nuove forme espressive, anche se sembra condividerne i presupposti.
quote:
Mi viene in mente un giudizio espresso da Gillo Dorfles, noto critico d’arte – ma prevalentemente volto alla sua dimensione estetica, come forse sarebbe di giusto parlando di arte – nel suo Ultime tendenze nell'arte d'oggi: qui, della Orlan si parla come di una tizia che si è fatta mostruosamente sfigurare il volto a furia di interventi di chirurgia plastica; Stelarc è invece soltanto un tizio che… ma vabè, tanto vale citare integralmente il passo: «Ecco ad esempio, nel caso di una Gina Pane, il suo pungersi le vene con le spine di una rosa, macchiando di sangue il candido pigiama, era tale da creare una situazione insieme “teatrale” e cromatica di indubbia efficacia. Il che non avviene nelle “operazioni” di una Orlan, volte soltanto a immostruosire il suo volto, o nelle “sospensioni” di Stelarc, dove ganci metallici affondano nella cute del ventre, senza alcuna giustificazione estetica, ma solo con una motivazione psicopatologica».


Se ho ben capito Dorfles distingue tra una primitiva body art, quella di Schwarzkogler e dell'Aktionismus viennese, che ha un' indubbia valenza estetica, dai nuovi bodyartisti che mostrano invece una "predilezione per ideazioni e rappresentazioni prevalentemente sadomasochistiche e pornografiche, con insistenze spesso decisamente patologiche, sugli aspetti necrofili e le deviazioni sessualmente più morbose" (ma Schwarzkogler o Nitsch vi sembrano meno morbosi?), i quali tra l'altro inficiano il recupero della corporeità come valore, come fatto positivo nell'ambito dell'arte visuale.
Mi rendo conto della difficoltà, se non dell'impossibilità, di individuare una linea di confine o un criterio di discrimine nell'ambito di queste performances tra la sfera dell'arte e quella dei disturbi mentali o sessuali piuttosto che del mero esibizionismo. A dire la verità non so quanto potrei resistere di fronte ad una performance di Nitsch o ad una "manipolazione corporale freudianamente liberatoria" di Acconci.
Eppure lo stesso Dorfles sostiene, a proposito di intermedia e videotapes, che "quello che conta è la volontà di esprimere se stessi e di far partecipare il prossimo ad un'attività ancora embrionale ma forse capace in futuro di ben altri sviluppi". Non vedo perchè questo discorso non possa essere valido anche per le forme più recenti di arte del corpo.
A proposito Katherine, sei proprio convinta che
quote:
non esiste più la provocazione ai giorni nostri,nè tanto meno lo scandalo,ci siamo abituati a veder soggetti del genere,li troviamo ovunque!

Probabilmente è per questo che gli artisti di oggi si orientano verse tendenze sempre più estreme e verso azioni sempre più cruente. E comunque non credo che non ti scandalizzeresti se venissi coinvolta in azioni di mutilazione, operazioni castratorie, messe nere e atti di autoerotismo (e ti risparmio i particolari...).
A mio avviso la questione ruota tutto attorno a un punto fondamentale: che cosa intendiamo per arte. Che cos'è l'arte? E' la trasformazione della materia per mezzo del proprio mondo emozionale o è forse, per dirla con Freud, la sublimazione di certe pulsioni e vissuti conflittuali? E cos'è che più conta? L'idea che sta dietro l'opera o il prodotto finito? Il fine o il mezzo? E se è vero, come sostiene, tra gli altri, Paolo Fabbri, che "non ci sono emozioni senza corpo" ( Patanè docet) e che va dunque -giustamente- rivalutata la componente somatica ovvero estesica dell'arte, possiamo dire che la body art è arte per eccellenza. D'altra parte i bodyartisti utilizzano il corpo proprio come produzione artistica e la body art viene fatta rientrare in una corrente più grande, nota come "arte del comportamento", che fa del corpo proprio il primo degli strumenti dell'arte. Io credo che, nonostante venga classificata come "arte concettuale", la quale si definisce come attività creativa sine materia, la body art non prescinda in tutto e per tutto dall'oggetto, dalla materia, dalla manipolazione, ma mi pare piuttosto che abbia il suo oggetto nel corpo, un corpo reificato, naturalmente. Inoltre, laddove Dorfles parla di "ansia -da parte degli artisti- di uscire dal mezzo tradizionale" io parlerei piuttosto di necessità di servirsi di mezzi espressivi diversi, anzi oserei dire di scelta obbligata, al fine di far sentire la propria voce in un universo saturo di informazioni e di strumenti di comunicazione come il nostro. Tanto per fare un esempio, mi sembra che un' Orlan che "immostruosisce" il suo volto per mettere in dubbio gli standard di bellezza imposti da una società maschilista, o un Vito Acconci che sceglie di praticare dell'autoerotismo in pubblico, compiano la stessa operazione, seppur in forme diverse, di un Dalì che negli anni '30 del Novecento condannava nelle sue opere (che saranno pure surrealiste o, come preferiscono dire altri, perturbanti, ma sono pur sempre opere figurative) la censura operata dalla società del suo tempo nei confronti dell'importanza degli aspetti sessuali della vita psichica (in realtà tutto il movimento surrealista prende le mosse da una critica radicale della società borghese, così come l'arte attuale e soprattutto la body art viene per lo più concepita in funzione dei suoi contenuti sociopolitici).
L'arte si fa portavoce dei vissuti dell'artista, che spesso hanno a che fare con il suo modo di vivere e di percepire (proprio perchè sono vissuti) l'ambiente e la società in cui egli è inserito, quella stessa società che si ricorda di un Piero Manzoni (solo o soprattutto?) perchè ha defecato dentro un barattolo (in realtà sono più di uno), "spacciando" questo suo prodotto per un'opera d'arte (e questo mi fa ridere ma mi fa anche riflettere).
Ecco perchè anch'io come Tommy sono restia a considerare l'arte contemporanea esclusivamente come il prodotto di un desiderio di provocazione, nè credo che il suo unico fine o la sua unica valenza sia quella di scandalizzare o di stupire, anche se la provocazione insita in essa è spesso fondamentale.
quote:
Si pensi al Caravaggio, maudit ante litteram per il suo materiale realismo, ancor prima che per le vicende della sua vita. E si pensi al volgare realismo del Courbet, o ai tumefatti corpi di un Renoir, e alle scomposizioni disarticolate di Picasso (giusto per nominare quei quattro artisti più famosi), per giungere alle contorsioni corporee (queste si, precursori della body art!) del grandissimo Schiele…

E vogliamo parlare della funzionalità del brutto per il bello? E vogliamo aggiungere a quelli da te già citati, Tommy, il caro Rembrandt e il suo iperrealistico Bue squartato, brutto e impressionante (soprattutto per una vegetariana come me), ma ciononostante perfetto, monumentale nella sua rigidezza e smagliante nei colori?
quote:
Ma il fatto è che il bello nell’arte pare essere morto da tempo, sostituito da nuove e diverse istanze che non starò qui ad elencare

Come diceva già nel 1977 un buffo ometto a me tanto caro* "il bello è sparito al giro del secolo".
quote:
Pare che ogni ambito di sapere, ogni ‘materia’ – in questo caso, l’ermeneutica e la semiotica – riesca a ritagliare per sé un principio base di verità, in base al quale interpretare l’intera realtà (tutta!).
Sono d'accordo con te.

Ah dimenticavo: vedo che anche tu ti sei dato alla lettura dei critici culturali americani...
Ma...mi sa che è ora di andare a dormire. Buonanotte a tutti.

*Trattasi ovviamente di Woody Allen

"A volte un pensiero mi annebbia l'Io: sono pazzi gli altri o sono pazzo io?" A. Einstein

Edited by - azzurra on 10/08/2004 02:25:19

Edited by - azzurra on 10/08/2004 12:14:53

Edited by - azzurra on 11/08/2004 01:12:12
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Katherine
1° Livello


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Inserito il - 10/08/2004 : 23:01:53  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Katherine Invia a Katherine un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
quote:


A proposito Katherine, sei proprio convinta che
quote:
non esiste più la provocazione ai giorni nostri,nè tanto meno lo scandalo,ci siamo abituati a veder soggetti del genere,li troviamo ovunque!

Probabilmente è per questo che gli artisti di oggi si orientano verse tendenze sempre più estreme e verso azioni sempre più cruente. E comunque non credo che non ti scandalizzeresti se venissi coinvolta in azioni di mutilazione, operazioni castratorie, messe nere e atti di autoerotismo (e ti risparmio i particolari...).




Mi dispiace,ma anche se dovessi venire coinvolta in una di queste azioni da te elencate,non ne proverei ugualmente traumi,scandalo,ognuno fa quello che meglio crede,e poi sto bene così come sto(anche se dovrei eliminare qualche difettuccio),e poi perchè dovrei essere coinvolta in messe nere,mutilazioni,per arrivare a ciò,almeno sarebbe necessario il mio consenso,e Katherine dice ''NO'',perchè trovo insensato tutto ciò.
Nella mia vita,l'unico momento in cui ho provato scandalo,è stato ed è,ogni qual volta mi trovi di fronte ad un essere umano incapace di riflettere,di pensare con il proprio cervello(poichè è capacità che ci distingue dagli animali),di avere una propria personalità,etc etc...
Anzi,questi artisti esternano,credo,la loro interiorità così,hanno una loro personalità,sono anti-conformisti...ma che scandalo,io li invidio!

''Il dolore è inevitabile.Soffrire è una scelta''
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Azzurra
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Inserito il - 11/08/2004 : 14:52:17  Mostra Profilo Invia a Azzurra un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
quote:
questi artisti esternano,credo,la loro interiorità così,hanno una loro personalità,sono anti-conformisti...ma che scandalo,io li invidio!

Eh già, li invidio anch'io.
quote:
perchè dovrei essere coinvolta in messe nere,mutilazioni,per arrivare a ciò,almeno sarebbe necessario il mio consenso,e Katherine dice ''NO'',perchè trovo insensato tutto ciò.


In realtà non ho ben capito...Li invidi o li trovi insensati? Come si fa ad invidiare qualcuno per il fatto che ha il coraggio di esternare la propria interiorità per mezzo di scelte o azioni inusitate e anticonvenzionali e al contempo ritenere tali azioni insensate?
E poi perchè mai non dovresti dare il tuo consenso dato che costoro non ti turbano, anzi se, come dici tu stessa, li invidi?
Infine vorrei dirti di non sottovalutare la possibilità di incontrarli senza la tua esplicità volontà: sai com,è, essendo artisti contemporanei potresti inaspettatamente imbattertici (in loro stessi o nelle loro opere piuttosto che in in filmati o video-proiezioni che propongono le loro performances) mentre visiti una mostra dedicata al nudo (come è successo quest'anno ad una mia amica), o se per caso avessi la fortuna di andare alla Biennale di Venezia, o se decidessi di andare a teatro -magari senza prendere troppe informazioni sullo spettacolo (cosa che, chissà perchè, non fa mai nessuno: non sanno che potrebbero avere gradevoli sorprese...), o semplicemente camminando per la città.
A meno che tu non sia solita fare questo genere di cose...

"Molti sarebbero vigliacchi se ne avessero il coraggio..." T. Fuller
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Azzurra
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48 Messaggi

Inserito il - 11/08/2004 : 18:24:06  Mostra Profilo Invia a Azzurra un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
quote:
Colgo l'occasione per chiedere a chiunque voglia rispondere qual'è la sua opinione rispetto al tema, come l'ha definito Tommy, "arte e ibridazione", ovvero rispetto a forme d'arte (e se possono essere definite tali) quali l'happening, l'arte performativa (si pensi anche all'italiana Gina Pane)

Mi correggo: a quanto pare Gina Pane era francese e non italiana.

"Molti sarebbero vigliacchi se ne avessero il coraggio..." T. Fuller
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Azzurra
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48 Messaggi

Inserito il - 13/08/2004 : 20:30:35  Mostra Profilo Invia a Azzurra un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Ehilà! C'è nessuno?! Ma dove siete finiti? E già, starete certamente trastullandovi in qualche bella località di mare...
Ad ogni modo, dopo aver tanto speculato a favore dell'arte contemporanea, guardate un po' in cosa mi sono imbattuta, quasi per caso, nel corso di una delle mie peregrinazioni notturne in rete... Adesso, per giustezza di cose, devo sottoporre questo materiale alla vostra attenzione. Vi segnalo dunque questi articoli su Maurizio Cattelan (ossia, per chi non lo sapesse, l'artefice di quei "bambini impiccati" ad un albero in piazza XXIV Maggio a Milano, che hanno tanto scandalizzato l'opinione pubblica -eccetto, naturalmente, la nostra Katherine, che oramai non si scandalizza più di nulla...). Eccoli:
www.socialpress.it/article.php3?id_article=341
www.ilfoglio.it/uploads/camillo/cattelan.html

L'invito è rivolto a tutti, ma in particolar modo al mio amico Tommy che, sono certa, avrà qualcosa d'interessante da dire sull'argomento (lo dico senza ironia).

A proposito della Abramovic, invece, vi consiglio di visionare queste pagine:
www.eyestorm.com/feature/ED2n_article.asp?article_id=38&artist_id=108/lingua:en
www.dialnsa.edu/iat97/Venice/FPP/abram.html

Vi avviso però che certe immagini potrebbero turbare chi, a differenza di Katherine, è di stomaco debole.

Attendo con ansia i vostri commenti


"Molti sarebbero vigliacchi se ne avessero il coraggio..." T. Fuller



Edited by - azzurra on 13/08/2004 20:33:37
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James
Nuovo Utente


Regione: Italia


10 Messaggi

Inserito il - 13/08/2004 : 23:36:55  Mostra Profilo Invia a James un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
quote:



Vi avviso però che certe immagini potrebbero turbare chi, a differenza di Katherine, è di stomaco debole.






Grazie di averci avvisato(non mi azzerderò a cliccare i siti da te indicati).

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Antonicco
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13 Messaggi

Inserito il - 17/08/2004 : 16:58:01  Mostra Profilo Invia a Antonicco un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Beh avevo letto questo topic prima di partire, e adesso che sono tornato penso di potermi esprimere...l'arte contemporanea, soprattutto quella splatter, non mi piace proprio!!
Cosa li spinga a fare ciò non me lo spiego, ma onestamente neanche mi pongo la domanda...facciano il loro dio-direbbe mia nonna in dialetto-
Sinceramente apprezzo molto di più l'arte "informatica", il miscuglio di musica, suoni ed immagini create ed animate dal nulla con tecnologie digitali, nonostante l'ovvia riduttività dell'usare un programma con preimpostati determinati limiti, cosa folle per l'arte, ma in fondo anche il più grande degli artisti ha dovuto creare da dentro un ghetto in cui era rinchiuso...

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Inserito il - 18/08/2004 : 00:35:36  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di utente non registrato Invia a utente non registrato un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
concordo con antonicco, non apprezzo neanch'io questo genere di arte...non so se perchè sono di stomaco debole o se per altro...mah!
non invidio per niente chi fa questo genere di cose, non mi sembra arte questa!
sarà che sono di vecchio stampo...o forse che sono di "strette vedute"...non so:)
comunque ho trovato molto interessante quello che è stato scritto sull'argomento che, devo dire, non conoscevo affatto.
certamente è una forma espressiva affascinante che incuriosisce non poco ma mi spiace, è un'arte che non riesco a comprendere...

au revoir



______
sandy@s.it
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Katherine
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Città: Giarre/Catania


84 Messaggi

Inserito il - 18/08/2004 : 21:24:01  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Katherine Invia a Katherine un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
quote:

...è un'arte che non riesco a comprendere...







E' una caratteristica dell'arte contemporanea la ''non comprensione'',è un processo infinito la ricerca del senso!
Come dice Vattimo,oggi non esiste più l'aspetto ''gastronomico dell'arte'' che ci permetteva di dire ''ci piace oppure no'',a me piace l'arte contemporanea,proprio perchè richiede un processo infinito la ricerca del senso e del significato,un pò simile alla vita umana,noi stessi cerchiamo un senso alla nostra vita,anche esso è infinito...


''Il dolore è inevitabile.Soffrire è una scelta''

Edited by - Katherine on 18/08/2004 21:25:50
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