V I S U A L I Z Z A D I S C U S S I O N E |
dval |
Inserito il - 01/10/2004 : 18:57:23 Ho letto questo libro un pò di tempo fa ed adesso che mi è capitato nuovamente tra le mani mi va di parlarne un pò, niente di particolarmente organico, ma spero di suscitare un pò di interesse.
Breve sinossi: Ambientato ad Algeri, è la storia di un delitto. Protagonista è il sig. Meursault, impiegato, che narra in prima persona la vicenda. Divenuto amico del violento Raimondo, finisce con commettere un delitto, a cui seguiranno processo ed esecuzione, miscelati a una lotta interna del protagonista tra disperazione direi esistenziale e libertà.
L'incipit del romanzo è quanto di più straniante, assurdo si possa concepire. Come reagireste voi alla notizia della morte di vostra madre? Beh leggete queste pagine e piomberete in una ragnatela di malessere. L'assurdo più grande in tutto l'incipit è che non c'è niente di men che ineccepibile nei gesti di Meursault, il tutto è composto, razionalmente perfetto. Il pensiero di Meursault non è esposto, sembra trasparire dalle sue azioni, ma non si riesce ad afferrarne il senso. Continuando nella vicenda, dalla sua conoscenza con Raimondo, al rapporto con Maria, passando per il vecchio Salamano fino al delitto, Meursault mi diviene simpatico, simpatico per la conseguenzialità d'azione, per la sopracitata lucidità d'azione e di pensiero che non fa trasparire il perchè dei suoi gesti. Anche il finale è chiuso nell'ottica del modus operandi di Meursault, un raziocinio lucido, anche negli ultimi momenti, e proprio per questo assurdo.
Homo sum: nihil humani a me alienum puto Terenzio
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