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Cateno
2° Livello
 
Città: Regalbuto
169 Messaggi |
Inserito il - 27/01/2006 : 18:17:18
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Oggi è una data che dovrebbe essere celebrata dall’intera umanità. Purtroppo essa è anche la giornata del ricordo delle vittime dell’olocausto, ma ciò non è del tutto negativo, poiché oggi possiamo raffrontare la meraviglia e la vergogna dell’essere umani. Il 27 gennaio 1756 nella tranquilla Salisburgo nasceva quello che forse è il più grande genio musicale che sia mai apparso sulla terra: Wolfgang Amadeus Mozart. Ogni aggettivo è sprecato. Su di lui tanto è stato detto e ancora si dice e si dirà. Avevo in mente di tessere le lodi del mio caro Mozart, ma forse è meglio tacere, ricordarlo semplicemente pensando o ascoltando la sua musica. Proprio adesso, mentre scrivo, ascolto il Divertimento in re maggiore K. 136; è divertente, ammiccante, allusivo, dolce, perfetto... Non so cos’è, ma una strana allegria mi prende ogni volta che ascolto il concerto per pianoforte n° 26; o una dolcezza felice quando ascolto il n° 21. E che dire della vigorosità pre-beethoveniana del n° 25? E le lacrime che ho versato sul Requiem! Ah! Tutta la vicenda umana di Mozart viene quasi misticamente trasfigurata a rappresentare la sorte del genere umano in preda alla morte: il Lacrimosa è quanto di più commovente ed immenso sia mai stato espresso. Mozart era un giocherellone tremendo: adorava (come me!) travestirsi a carnevale e ci sono pervenuto dei suoi indovinelli davvero notevoli. Una delle biografie più complete è quella di R. Salomon e lì ho trovato una definizione azzeccata: il paradiso turbato. Quale esistenza degna di questo nome non è un paradiso turbato? Mozart esprime anche questo nella sua musica, in particolare nei tempi lenti delle sinfonie e dei concerti per pianoforte. L’atroce Don Giovanni mi angustia; mi diverte e mi fa star male, a me, cresciuto leggendo Kierkegaard. Una mia carissima amica, Viviane, una stupenda francese, mi chiama Don Juan. Ascoltare il Don Giovanni di Mozart è per me sprofondare in me stesso, con tutto il carico di gioia e terrore che ne deriva. Nella sua musica riesce a creare un’aspettativa estrema, come una tensione che attende di innalzarsi gioisamente; molti musicisti sono stati capaci di creare la stessa attesa, ma non tutti di risolverla; Mozart la risolve sempre in maniere inaspettate e perfette: non te le aspetti ma poi pensi che non poteva essere che così. Sono ossessionato da Mozart! Il suo cadavere fu gettato in una fossa comune; figuratevi che una volta sognai che ero riuscito a recuperare la sua salma! Fino a qualche anno fa non riuscivo a capacitarmi che egli a 19 anni compose i cinque splendidi concerti per violino ed io non avevo ancora scritto nulla di importante. Ah, caro Mozart, non resta che ringraziarti ancora una volta, ammesso che serva a qualcosa. Mi sarei aspettato che in questi giorni e specialmente oggi ci sarebbe stato in TV un qualche piccolo tempo dedicato a te; invece nulla, a parte qualche piccolo servizio su Raidue. Credevo che almeno stasera avrebbero passato il film Amadeus; ma non è così. Solo domani sera andrà in onda una speciale di SuperQuark sulla tua breve e intensa vita. Beh, di questi tempi, sempre meglio che niente.
L'esistenza è un episodio del nulla (Schopenhauer)
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blackshtarda
Nuovo Utente
Regione: Italia
Città: Ellas
9 Messaggi |
Inserito il - 16/05/2006 : 13:39:43
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Wolfgang A.Mozart,come tutti gli artisti,non si accontentava di una vita normale,voleva il divertimento ad ogni costo. Essendo per di più un luminescente genio,non sempre fu capito,tant'è che il re Francesco Giuseppe II lo sbattè fuori a calci in culo dal suo incarico di maestro di corte,o come si chiamava. Mi sembra che nella vicenda Mozart ci siano molte similitudini con artisti dei nostri giorni: producono roba geniale,vivono alla grande e muoiono miseramente. Magari fra trecento anni un pronipote di Piero Angela dedicherà una puntata di un futurissimo Super Quark anche a Joy Ramone o a Freddy Mercury.
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