V I S U A L I Z Z A D I S C U S S I O N E |
Azzurra |
Inserito il - 11/09/2004 : 20:09:47 Su esplicita richiesta di Pirru, anche se con parecchio ritardo, vi segnalo una poesia di Alda Merini. S'intitola A ciascuno ho da chiedere ed è contenuta nel libro L'altra verità. Diario di una diversa (quello di cui ti parlavo, ricordi Pirru?), edito da Rizzoli:
"A ciascuno ho da chiedere una grazia: d'esere ferma un'ora sul quadrante stellato di un normale orologio di partito allora la nevrosi è scienza o sudata opposizione di massa non esiste la carità dei cristiani inaudito concetto metaforico ad ognuno debbo chiedere l'eletto favore di un ragguardevole saluto ma perché per via del manicomio? che accezione infantile non siamo tutti folli tutti calati dentro il mito di Clitennestra e il destino di Edipo, non siamo tutti Freudiani? Già ma la vicina di destra Freud non lo conosce e il secolo dei lumi se n'è andato da un pezzo, ricoveriamoci dunque forti di tanto lezzo".
Consiglio a chi ancora non la conosce di approfondire quest'autrice. Trovo davvero stupefacente il suo modo di sublimare il dolore e la follia attraverso l'uso della scrittura e della poesia in particolare.
"Molti sarebbero vigliacchi se ne avessero il coraggio..." T. Fuller
Modificato da - Azzurra il 12/09/2004 00:57:48 |
8 U L T I M E R I S P O S T E (in alto le più recenti) |
utente non registrato |
Inserito il - 07/11/2004 : 12:27:47 Mi sa che per ora non posso iscrivermi perchè non ho la possibilità di connettermi sempre,così per adesso faccio solo l'infiltrata...comunque io con le materie sono messa bene,le ho date tutte,l'ultima i primi di Ottobre,più che altro perchè questa sessione straordinaria non mi ispirava più di tanto..tu e Simo siete ancora con"quella"?
______ madkorry@hotmail.com |
Katherine |
Inserito il - 05/11/2004 : 22:19:17 Veramente,prima di leggere questo topic,non conoscevo questa Alda Merini,mi incurioscisce il fatto che sia stata anche in un manicomio,chissà se un giorno,per quello che scrivo,qualcuno si deciderà di chiudermi in una clinica psichiatrica!
Comunque,scherzavo!(Anche perchè lì c'è gente mentalmente più sana di me)
Chi vuol comprendere un testo deve essere pronto a lasciarsi dire qualcosa da esso. -Hans Georg Gadamer-
Edited by - Katherine on 08/11/2004 19:50:24 |
utente non registrato |
Inserito il - 05/11/2004 : 15:05:12 Già sono proprio io,finalmente mi sono messa a bazzicare su questo sito di cui filippo mi aveva tanto parlato...anche se in ritardo ci sono arrivata!Mi ha colpito quello che Azzurra diceva di questa scrittrice così sono andata in libreria(adesso sono a Livorno)e lunedì mi portano questo libro,speriamo che almeno la lettura mi tolga di dosso quest'ansia pre-laurea,tu sarai come al solito tranquillo e rilassato io come al solito isterica però l'idea di essere già alla toga è terrorizzante ed affascinante insieme!Mi è piaciuto un gioco che tempo fa ha fatto Biuso,in cui bisognava riconoscere l'autore delle frasi da lui scelte e mi sono intrippata troppo così prima di leggere le soluzioni ho tentato di trovarle da me,non è per nulla semplicenon sai se ne a qualcun altro???
______ madkorry@hotmail.com |
utente non registrato |
Inserito il - 03/11/2004 : 11:43:26 Ciao Azzurra ho letto i tuoi consigli sui libri della Merini,non ho mai letto niente a riguardo ed è pure la prima volta che scrivo sul Rezzonico,gli insulti poi tra Davide e Fili fanno troppo ridere sono tremendi!Ma tornando alla Merini,mi hai incuriosito parecchio appena leggo qualcosa ti faccio sapere...Baci e a presto
______ madkorry@hotmail.com |
Azzurra |
Inserito il - 23/10/2004 : 12:36:43 quote: Fra le altre cose, ha pubblicato di recente una raccolta di prose e poesie che si intitola “La carne degli angeli” (Frassinelli 2003), nella quale sostiene che gli Angeli sono «queste forme senza vesti e ornatissime, questi desideri chiari che hanno lingue di solo silenzio, questa pioggia di grazia che cade sulle nostre miserie». Se «c’è una linea di infelicità come di uragano» che li separa dalla nostra stirpe è perché «noi siamo angeli morti», la cui speranza consiste nell’essere «amati e divorati dagli angeli / nel loro immenso amore».
Se la memoria non m'inganna credo di aver segnalato anche questa raccolta a Pirru quella famosa sera... Ad ogni modo adesso vi segnalo un'altro recente volume dell'autrice intitolato L'anima innamorata edito anch'esso da Frassinelli, che parla, con quel pathos che da sempre caratterizza le opere della Merini, per l'appunto di un'anima innamorata, innamorata della vita, innamorata della fede, innamorata dell'amore...
"Molti sarebbero vigliacchi se ne avessero il coraggio..." T. Fuller
Edited by - Azzurra on 23/10/2004 12:37:54 |
Pirru |
Inserito il - 18/09/2004 : 04:21:28 http://poesiealdamerini.splinder.com

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Quando la parola si farà corpo e il corpo aprirà la bocca e pronuncerà la parola che l'ha creato, abbraccerò questo corpo e lo adagerò al mio fianco.
(David Grossman - Che tu sia per me il coltello)
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Pirru |
Inserito il - 12/09/2004 : 14:34:40 quote:
Su esplicita richiesta di Pirru, anche se con parecchio ritardo, vi segnalo una poesia di Alda Merini. S'intitola A ciascuno ho da chiedere ed è contenuta nel libro L'altra verità. Diario di una diversa (quello di cui ti parlavo, ricordi Pirru?), edito da Rizzoli:
Grazie mille Azzurra, nel frattempo mi sono documentato e sono anche stato "ri-illuminato" da alcuni amici rezzonici con varie poesie... devo dire che il suo personaggio mi affascina un bel po' (ho fatto anche quella ricerca fotografica che mi consigliavi ), non la perderò di vista!
Merci beaucoup! 
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Quando la parola si farà corpo e il corpo aprirà la bocca e pronuncerà la parola che l'ha creato, abbraccerò questo corpo e lo adagerò al mio fianco.
(David Grossman - Che tu sia per me il coltello)
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Biuso |
Inserito il - 12/09/2004 : 10:44:43 Sì, Alda Merini è una figura davvero singolare. Dopo tanti anni di emarginazione e di manicomio, è diventata una sorta di mito, che si può però incontrare nei mercatini del Ticinese a fare la spesa.
Fra le altre cose, ha pubblicato di recente una raccolta di prose e poesie che si intitola “La carne degli angeli” (Frassinelli 2003), nella quale sostiene che gli Angeli sono «queste forme senza vesti e ornatissime, questi desideri chiari che hanno lingue di solo silenzio, questa pioggia di grazia che cade sulle nostre miserie». Se «c’è una linea di infelicità come di uragano» che li separa dalla nostra stirpe è perché «noi siamo angeli morti», la cui speranza consiste nell’essere «amati e divorati dagli angeli / nel loro immenso amore».
È per questo che quando un uomo incontra uno di questi Angeli e costui glielo confessa con parole di struggimento e di pace - «In realtà ero un angelo, un angelo che dimorava ovunque e che era dimora dei tuoi pensieri»- o anche quando l’Angelo non ammette di essere tale –forse perché non lo sa-, quell’uomo non può che desiderare di «avere una sola delle vostre ali / per uccidersi di vero amore» Morire così, morire d’amore, significa tramontare nel canto perché «la poesia è distanza tra corpo e corpo».
È l’incontro con l’Angelo che detta le parole più incantate e tuttavia più lucide, più vere:
E così lui, che è la colonna assoluta del mio silenzio, lui che è il mio vero amore, lui che non toccherà mai il mio corpo perché è un eletto, verrà confortato solo dalla vostra fede, che farà vedere a quest’uomo gli eterni domini di Dio.
agb ...ma è il Desiderio il vero timoniere. (Nonno di Panopoli) |
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